La moda e i negozi creati da Elio Fiorucci alla fine degli anni '60 furono una grande fucina creativa per i decenni successivi, anticipando molte delle tendenze emerse in seguito e le idee della prossima generazione di designer. L'innata curiosità di Elio Fiorucci lo ha portato ad esplorare l'ignoto, ad ampliare la sua visione verso nuove correnti di libertà di espressione, oltre i confini del suo Paese, alla ricerca di altre energie. Questo libro ricorda il suo nuovo regno, gioioso, beffardo, libero, e la concezione di un abbigliamento non convenzionale che sconvolgeva le regole del mondo borghese e conformista degli anni Sessanta. È un affresco corale, raccontato attraverso le lettere di chi ha lavorato con lui, tra principianti assoluti, professionisti che lo hanno conosciuto e condiviso le sue passioni, famiglia e amici: architetti come Antonio Citterio e Michele De Lucchi, fotografi, artisti (Andy Warhol e Keith Haring, che nel 1983 ha decorato l'intero negozio di Milano), cantanti e attori che hanno frequentato i suoi negozi e feste. Testimonianze dirette provengono da artisti del calibro di Biba (Barbara Hulanicki), Oliviero Toscani, Donna Jordan, Terry Jones, Italo Lupi, Alessandro Mendini, Paul Caranicas e Joey Arias. Il libro contiene anche una prefazione di Janie e Stephen Schaeffer, gli attuali proprietari del marchio. Brossura // 400 pagine.